QUERCETA. “A seguito dell’esposizione da parte del segretario Fillea CGIL di Lucca Leonardo Quadrelli dell’integrazione al piano industriale presentato da Henraux all’incontro a Pietrasanta con le rappresentanze sindacali, nella successiva discussione ed analisi assembleare dei lavoratori svoltasi venerdì 17 febbraio e 28 febbraio si sono trovati punti di sintesi quasi unanimi.” A renderlo noto è la Rsu della Henraux di Querceta.

“L’assemblea ha apprezzato positivamente gli investimenti fatti da Henraux nei reparti e sopratutto in “moschea” e ha verificato che la scelta condivisa dall’azienda, la Rsu, le organizzazioni sindacali e le istituzioni, che sono stati alla base di tutti gli accordi fatti in questi anni, sono risultati vincenti per il bene comune.

“Al tempo stesso, ha espresso una contrarietà di fondo al processo di dismissione ed esternalizzazione del reparto di taglio, motivata da numerosi punti di criticità:

1) La dismissione del reparto taglio riduce la capacità della azienda di dare risposte a tutte le esigenze produttive che il mercato richiede,: se ciò si dovesse verificare, molte commesse svolte in più di 15 anni di vita dal reparto linea di taglio, con alti e bassi, con picchi che hanno comportato anche l’effettuazione dei tre turni, non avranno più possibilità di svolgersi in Henraux. La stessa commessa di Cxxon di notevole portata, che doveva coinvolgere soprattutto il reparto taglio, che fine farà?

2) In questi ultimi anni abbiamo perso parti rilevanti di superfici nello stabilimento di Querceta. Prima tutta l’area Pantanella, finalizzata ad un progetto di riqualificazione ambientale e di realizzazione di complessi abitativi, poi il palazzo destinato a museo ed incorporato nella fondazione Henraux, anche la parte ex vecchia segheria non è più utilizzata da maestranze interne ma usata come studi scultorei o laboratori degli stessi.

“Stante progetto illustrato, anche tutto il capannone lato cavalcavia e zone annesse non faranno più parte del nostro sito produttivo: in questo modo si riducono gli spazi e le possibilità di crescita dell’azienda, andando incontro ad un processo di parcellizzazione e frammentazione con forti rischi per il mantenimento dei livelli occupazionali attuali. Non dimentichiamo poi che tutti i nuovi siti estrattivi sono andati in proprietà ad una controllata Henraux, la Marmi della Versilia srl.

3) Ci sono forti preoccupazioni per il mantenimento del livello occupazionale, ma al momento tutti i lavoratori del reparto taglio vengono impiegati nel nuovo laboratorio “moschea” ristrutturato e migliorato, perché il lavoro attuale consente il totale impiego di tutti, ma in un futuro prossimo il rischio che una flessione o carenza di commesse possa portare a nuovi esuberi, che con un reparto di taglio attivo e funzionante potevano essere assorbiti diversificando la produzione ed accedendo a commesse che consentissero come è successo in passato la flessibilità di spostamento all’interno dei laboratori a secondo delle necessità.

4) Il protocollo “Cervaiole” dice chiaramente che Henraux si impegna finché ha la disponibilità alle risorse marmifere del territorio: questo è al momento fotografato attraverso vecchie e nuove concessioni avute, per sfruttare i bacini marmiferi delle Apuane, a non dismettere o ad esternalizzare alcuna attività produttiva al momento in sua disponibilità. Quindi, anche dal punto di vista degli impegni istituzionali presi, si andrebbe incontro ad una violazione palese di tali accordi.

“La Rsu ha tenuto a precisare che durante la riunione sindacale del 28 marzo ha fatto contropoposte all’azienda per risolvere la questione, come la disponibilità a concordare contratti a tempo determinato e/o sperimentare altre soluzioni come l’ associazione temporanea di impresa per il tempo strettamente necessario ad esaurire la notevole mole di lavoro specificatamente al reparto taglio oggetto della cessione del capannone e alla commessa Exxon.

“L’assemblea ha ritenuto chiedere un intervento istituzionale per dando mandato alla Fillea di adoperarsi in tal senso.

“Infine ha valutato che sarebbe interesse di tutti non procedere a conflitti e riaprire immediatamente la trattativa che ha visto confrontarsi Rsu Fillea e Cgil, trattativa, per dovere di cronaca, già sospesa dall’azienda dopo l’assemblea del 17 febbraio riaperta il 28 marzo e definitivamente interrotta.

“Per spingere l’azienda a procedere alla riapertura del tavolo si è deciso a larghissima maggioranza e senza voti contrari il blocco delle prestazioni di straordinario da venerdì 27 aprile. Blocco che sarà rimosso non appena l’azienda riapre la trattiva.”

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